Itano Ichirō
いたの いちろう |
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板野一郎 | ||||
Itano Ichirō | ||||
Data di nascita – 11/03/1959 | ||||
Affiliazione – Animatore freelance | ||||
Ruolo – Regia, Sakkan | ||||
Biografia
Inizia la sua carriera da animatore con la serie Wakusei robo Danguard Ace (惑星ロボ ダンガードA, Danguard in Italia) dello Studio Musashi (スタジオムサシ), a cui partecipa in qualità di Dōga man. Ciò gli permetterà di sfruttare l’enorme influenza ricevuta fin dalla più tenera età dalla lettura di manga robotici, tra cui spicca Tetsujin 28-gō (鉄人28号, Super Robot 28).
Divenuto un freelance, viene coinvolto, per lo Studio Cockpit (スタジオコクピット), nella realizzazione di Kidō Senshi Gundam (機動戦士ガンダム, conosciuto internazionalmente con il nome di MOBILE SUIT GUNDAM), serie che gli permetterà, nel 1979, di lavorare per la prima volta alla realizzazione dei Genga. Questa serie, insieme a Densetsu Kyojin Ideon (伝説巨神イデオン), gli consente di affiancarsi a grandi veterani del settore del calibro di Yosuhiko Yoshikazu, dai quali riceve importanti consigli per migliorare le tecniche di disegno.
Di grande importanza è l’anno 1982, in cui Itano dapprima lavora con lo Studio Nue (スタジオぬえ), per poi decidere di collaborare con la ARTLAND (アートランド) e partecipare, quindi, alla serie cult Chōjikū yōsai Macross (超時空要塞マクロス, Fortezza superdimensionale Macross), capace di colpirlo così profondamente per il design unico dei suoi robot, da fargli sviluppare un peculiare modo di dirigere gli stessi episodi. Inizia infatti con Macross la carriera da direttore delle animazioni: veloci e dinamiche scene di battaglia venivano dirette da Itano in una maniera mai vista prima da nessun fan, cominciando ad essere definite “Itano Circus” (板野サーカス).
Numerosi gli animatori e i fan che sono rimasti colpiti dalle scene di azione rivoluzionarie di Itano, trovando in loro qualcosa di unico.
A tal proposito, il sito Sakuga@wiki riporta:
「日本の子供たちの動体視力を上げたと思っています」と自ら述べているが、その功績と仕事内容を見れば決して過言ではない。
Egli stesso afferma: “Penso di aver incrementato la percezione visiva dei movimenti del corpo umano dei bambini giapponesi”. Se si guardano ai suoi successi e al contenuto dei suoi lavori, la sua non è di certo un’esagerazione.
Nel 1985 e nel 1986 dirige i due OVA Megazone 23 (メガゾーン23) e Megazone 23 Part II Himitsu Ku-da-sa-i (メガゾーン23 PART II 秘密く・だ・さ・い, Megazone 23 Parte II, Mantieni il segreto), in cui fa il suo debutto come regista in qualità di responsabile delle animazioni dei Mecha. Da quel momento in avanti, diventano sempre più rare le sue partecipazioni come animatore, aumentando, di riflesso, quelle come direttore e produttore.
A fine anni ’80, insieme ad altri professionisti del settore come Nobuteru Yūki, Toshiaki Motoya, Monjo Yoko, fonda la D.A.S.T. (Defence Animation Special Team).
Nel 1994, dopo quasi dieci anni, ricopre di nuove il ruolo di animatore per gli OAV Macross Plus (マクロスプラス). Grazie a questa esperienza entra in contatto con le nuove tecniche di animazione in computer grafica, che gli torneranno utili nei giochi e nei film in cui dirigerà gli effetti speciali.
Dopo aver partecipato a svariate opere nel corso degli anni, ha contribuito recentemente al libro enciclopedico di Genga di Yasuhiko Yoshikazu riguardo le diverse serie di Gundam. Nel 2015 ha svolto il ruolo di animatore Kidō Senshi Gundam THE ORIGIN (機動戦士ガンダム, MOBILE SUIT GUNDAM THE ORIGIN).
Analisi dello stile
Per ciò che riguarda Hokuto no Ken, il suo stile ricercato ormai strutturato su una base robotica stenta ad emergere totalmente nell’unico episodio da lui diretto. Si ritrova comunque una certa armonia (se non nei tratti almeno nei movimenti) quando i personaggi corrono o si scontrato tra loro, coreografati da movimenti di macchina stereoscopici: vale a dire l’ “Itano Circus”.
Proprio come in un circo in cui le acrobazie aeree dei funamboli raggiungono velocità così elevate da essere difficili da seguire con gli occhi, ugualmente Itano Ichirō riesce a creare con le proprie animazioni delle scene di combattimento a tre dimensioni con personaggi che corrono, ruotano e, quasi, danzano nello spazio d’azione.
Fu la famosa rivista My Anime (マイアニメ) che nel numero di novembre del 1982, all’inizio di un’intervista, attribuì per la prima volta allo stile di Itano la definizione di “Circus”. Tale nome proviene dalla Marina Imperiale giapponese, nello specifico nella persona di Minoru Genda che, nella cerimonia di inaugurazione della stessa, si esibì in un volo acrobatico, dirigendo le manovre aeree di tre velivoli. Per questa ragione si decise di omaggiare il grande spettacolo visivo offerto dal Generale della marina con la nomenclatura di “Genda Circus” (da cui “Itano Circus” trae origine).
L’episodio 49 mostra un tratto troppo ancorato a dei canoni estetici eccessivamente rigidi che non riesce a sposarsi al meglio con quello degli altri animatori della serie (men che meno con quello del Character design originale). Per quanto la puntata sia godibile e presenti diverse innovazioni a cominciare dalla rienterpretazione stilistica in chiave Manga, la puntata si concentra maggiormente sull’Itano Circus e sulle azioni frenetiche, lasciando purtroppo orfani gli spettatori di una cura omogena nelle animazioni dei personaggi.
L’episodio è comunque una grande prova registica dell’animatore che ha dimostrato di saper far muovere a proprio piacimento la telecamera intorno a qualunque personaggio con estrema maestria. Il grande rispetto della fisionomia umana, infine, è il giusto compendio per le occasionali cadute di qualità dell’animazione.
- Evoluzione dello stile
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Partecipazione a Hokuto no Ken
Regia | Episodi | 39, 49 |
Sakkan | Episodi | 49 |
- Galleria immagini
La seguente galleria d’immagini è solo un piccolo esempio dello stile visto negli episodi supervisionati dal Sakkan e non rappresenta quindi il suo intero operato.
- Hokuto no Ken
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Team di animazione
Per quanto limitata unicamente a due persone, la squadra di animatori che ha radunato sotto di sé per portare a termine l’episodio è di prim’ordine: Yūki Nobuteru (acclamato illustratore conosciuto a livello internazionale per le sue opere dal tono fantasy) e Hontani Toshiaki (assistente di Itano e futuro collaboratore per i disegni base di film come Akira o gli OVA di JoJo). Entrambi i Genga-man sono stati selezionati dallo stesso Sakkan tra la lunga lista di animatori che si sono susseguiti al suo fianco durante la realizzazione di Anime robotici.
Guidati sapientemente Itano, i due animatori hanno realizzato due delle più famose scene dell’episodio: Kenshirō che si strappa i vestiti subito dopo aver bloccato la freccia scagliata da Raō (Yūki) e la frenetica corsa del protagonista tra i sottoposti di Ken-Ō (Hontani).
Collaboratori principali |
Episodi |
Yūki Nobuteru (結城信輝) | 49 |
Hontani Toshiaki (本谷利明) | 49 |
Fonti
Sitografia |